Nel mondo della ricostruzione unghie, la scelta tra cartina e Dual Form può influenzare in modo significativo il risultato finale del trattamento. Ogni tecnica ha i suoi vantaggi, ma non esiste una soluzione valida per tutte le clienti: molto dipende dalla forma dell’unghia naturale, dalla condizione della lamina e dalla manualità dell’operatrice.
Conoscere le differenze tra cartina e Dual Form è importante, ma ancora più utile è imparare a valutare quale tecnica si adatti meglio a ogni specifica tipologia di unghia. In questo articolo analizziamo le caratteristiche principali dei due sistemi e forniamo criteri chiari per una scelta consapevole e professionale.
Cartina e Dual Form: differenze essenziali
Le cartine sono supporti adesivi sagomati che si applicano sotto il bordo libero dell’unghia naturale, permettendo di modellare il prodotto (gel, acrygel, acrilico) direttamente sull’unghia e di costruire una struttura personalizzata. Richiedono precisione, esperienza e un occhio tecnico nella modellazione dell’apex e della curvatura C.
Le Dual Form, invece, sono stampi in plastica preformata che si riempiono con il prodotto e si applicano sull’unghia naturale come un “coperchio”. Una volta polimerizzato il prodotto in lampada, lo stampo viene rimosso, lasciando la struttura già formata. Questa tecnica è più rapida e intuitiva, ideale per lavori simmetrici e veloci.
Unghie piatte o con poca curvatura
Le unghie naturali piatte, ovvero con poca curvatura trasversale (curva C), possono rappresentare una sfida con le Dual Form. Questi stampi, essendo preformati, hanno una curvatura predefinita che rischia di non aderire bene a un’unghia troppo piatta, lasciando spazi vuoti o causando sollevamenti.
In questi casi, la cartina è generalmente preferibile, perché permette all’onicotecnica di adattare la curvatura manualmente e creare una struttura più aderente, armoniosa e resistente. Il modellamento è più preciso, e la forma finale può essere adattata al millimetro.
Unghie naturalmente curve
Quando la cliente ha una buona curvatura naturale e un’unghia regolare, le Dual Form sono un’ottima scelta. L’aderenza sarà ottimale e si potrà sfruttare la simmetria della forma per ottenere unghie identiche in poco tempo. Le Dual Form offrono un risultato lucido e omogeneo, ideale per lavori semplici, effetto naturale o nude look.
Inoltre, l’effetto finale sarà visivamente molto pulito e sarà necessaria meno limatura, cosa che riduce i tempi di lavoro in cabina.
Unghie onicofagiche o molto corte
Le unghie onicofagiche o estremamente corte, spesso consumate dal morso o da traumi, rendono difficile il fissaggio della Dual Form, che rischia di non trovare sufficiente superficie d’appoggio. In questi casi, l’utilizzo delle cartine è la scelta più professionale, perché consentono di estendere la lamina unghiale in modo controllato e graduale.
Con la cartina si può modellare una struttura protettiva e rinforzante, accompagnando il processo di ricrescita e miglioramento della forma dell’unghia naturale.
Unghie larghe o a ventaglio
Un altro caso particolare è quello delle unghie con forma a ventaglio, cioè più larghe verso la punta che alla base. Questa conformazione rende difficile l’uso delle Dual Form standard, che spesso non si adattano bene a una base larga o irregolare.
La cartina permette un controllo totale della forma, e consente di correggere visivamente la struttura dando all’unghia una linea più slanciata e proporzionata. In presenza di unghie larghe, quindi, meglio preferire la costruzione su cartina, che offre maggiore libertà nella modellazione laterale.
Unghie sottili o danneggiate
Quando ci si trova davanti a unghie molto sottili, fragili o danneggiate, è fondamentale scegliere una tecnica che eserciti la minore pressione possibile sulla lamina. In questi casi, la cartina offre un’applicazione più delicata, perché il prodotto viene steso senza forzare la curvatura dell’unghia.
Le Dual Form, se non adattate perfettamente, possono esercitare pressione in fase di posizionamento, aumentando il rischio di microtraumi o sollevamenti. La cartina resta quindi la tecnica più indicata quando si lavora su unghie compromesse.
Quando contano velocità e simmetria
Le Dual Form sono ideali in contesti dove servono risultati veloci, simmetrici e poco elaborati. Sono perfette per trattamenti express, ricostruzioni semplici e per clienti con unghie sane che desiderano una lunghezza media e una forma standard (square, oval, mandorla corta).
Possono essere un’ottima opzione anche per le principianti, purché si impari a selezionare bene le misure e ad adattare correttamente il prodotto all’interno dello stampo.
Valutare ogni unghia, una per una
È importante ricordare che la scelta tra cartina e Dual Form può anche variare da dito a dito. Non è raro trovare, in una stessa mano, unghie con curvature diverse che richiedono approcci tecnici personalizzati. In questo caso, è perfettamente lecito combinare entrambe le tecniche per garantire il miglior risultato possibile.
Un’onicotecnica esperta saprà sempre valutare la conformazione dell’unghia, la qualità della lamina e le esigenze estetiche della cliente per proporre la tecnica più adatta, assicurando comfort, durata e bellezza.
Personalizzazione come chiave del risultato
Scegliere tra cartina e Dual Form non è solo una questione tecnica, ma anche un atto di ascolto verso le necessità della cliente e le condizioni delle sue unghie naturali. Ogni tecnica ha i suoi punti di forza: la cartina offre personalizzazione e precisione, la Dual Form rapidità ed efficienza. Capire come si comporta il prodotto sulla forma naturale dell’unghia è ciò che distingue una ricostruzione standard da un lavoro professionale, pensato su misura. E in un mercato sempre più competitivo, questa attenzione al dettaglio fa davvero la differenza.